domenica, aprile 05, 2015

Le vie del Signore

Le vie del Signore sono infinite, dicono.
Ma le vie degli dei non sono le vie degli uomini.
Di certo non possono essere le mie.

NOW ON AIR: --silenzio pasquale--

martedì, gennaio 06, 2015

Attento a dove metti i tuoi sentimenti

Quello che più spesso ci lascia moralmente a terra nel rapporto con gli altri non è la delusione per l'essere stati traditi, bensì il dispiacere per aver mal riposto i nostri buoni sentimenti.

NOW ON AIR: "How soon is now?" The Smiths

lunedì, gennaio 05, 2015

One of these days...

One of these days your heart will stop and play its final beat

One of these days the clocks will stop and time won't mean a thing

One of these days...


NOW ON AIR: "These Days" Foo Fighters

domenica, agosto 31, 2014

Un uomo obsoleto

Non voglio commentare (forse sono arrugginito?), soltanto condividere e archiviare un esempio di produzione televisiva di altri tempi, produzione statunitense ovviamente.
Dopo decenni risulta ancora brillante e quasi geniale.




NOW ON AIR: "The Twilight Zone Theme"

sabato, febbraio 15, 2014

Mi riempie il cuore

Si dice "Mi riempie il cuore" ed è una cosa bellissima. Ma ci si dimentica che prima che qualcosa, o qualcuno, possa riempirti il cuore qualcos'altro, o qualcun'altro, deve avertelo svuotato. Dopo quello svuotamento, ogni nuovo riempimento potrà essere solo parziale e temporaneo.

NOW ON AIR: "Breaking the habit" Linkin Park

domenica, dicembre 09, 2012

Non capisco perché...

Non capisco perché le persone che ti stanno intorno ti debbano costantemente spingere a fare cose che tu non vuoi fare.
Persone che mi state intorno, perché non mi lasciate in pace?
Non ce l'ho con te, non ancora, mi stai anche simpatico... ma a me cenare fuori non piace, non mi interessa, perché mi devi scassare il cacchio per uscire a cena insieme. Ribadisco, non è che non voglio cenare fuori con te, non voglio cenare fuori. Non mi piace andare a teatro, non mi piace andare ai concerti, non mi piace viaggiare.
Potrei dirti di fare insieme qualcosa che piace anche a me... ma non mi piace niente che si possa fare in gruppo.
A me piacciono quattro cose:
- parlare;
- ascoltare;
- leggere;
- pensare.

Odio i pretesti, vogliamo stare insieme? vogliamo parlare? Facciamolo, senza bisogno di cene, di cinema, di teatro, di birra, di aperitivi.
Mi telefoni e mi dici "ci facciamo una passeggiata?" io ti rispondo "si, dove vuoi andare?" senza pensare neanche per un attimo a una scusa per non farlo. Ma se mi dici "Venerdì andiamo tutti a 'Lo Zampognaro', mi raccomando DEVI venire anche tu questa volta", oppure "Giovedì tutti a cena da PierGiacomo", "Abbiamo organizzato un aperitivo per vederci tutti prima di Natale, non puoi mancare"... a me viene subito da vomitare, poi comincio a pensare ad una scusa per non venire. Non ci posso fare niente, mi irrita, mi infastidisce, mi innervosisce.

Perché devo fare cose che non mi piace fare e non mi interessa fare?
Perché devo fare cose che da solo non mi verrebbe mai in mente di fare?
Perché mi dovete complicare la vita?
Perché mi dovete complicare la vita?
Perché mi dovete complicare la vita?

NOW ON AIR: -- silenzio --

sabato, dicembre 08, 2012

Kill Hannah... on Google Translate

Qualche mese fa ho scoperto una cosa strana, curiosa, forse anche un po' inquietante.

Non tutti conoscono i "Kill Hannah": sono un gruppo musicale che fa musica... come definirla... vabbè, Wikipedia la definisce "Alternative rock, post-punk revival, electronic rock, glam rock". Non capisco niente di generi musicali, quindi prendo per vero quello che Wikipedia mi dice. Segue foto segnaletica (e inquietante) dei suddetti.


Detto questo "Lips like morphine" (proprio dei Kill Hannah) è una delle mie canzoni preferite, ma cerco di venire al punto.
Inserendo "Kill Hannah" in Google Traduttore (Google Translate) e cercando di tradurla dall'inglese all'italiano, otteniamo...
"Sergio Cammariere" (anche qui foto segnaletica).


Stupore e sgomento.
Segue testimonianza fotografica del fatto.


PS: giuro su quello che volete che non è un fotomontaggio, provate voi stessi... "provare per credere" (questa era per i nostalgici degli anni 80).

NOW ON AIR: "Lips like morphine" Kill Hannah

venerdì, dicembre 07, 2012

Andrà tutto bene

A me non piace mentire alle persone. Non solo non mi piace, voglio non farlo.
Se mi chiedi "Andrà tutto bene?" quando ti trovi in una situazione brutta o difficile, io non ce la faccio a dirti "Si", posso dirti "No" o, al massimo, "Non lo so".

Mi piacerebbe molto incontrare una persona che mi faccia venire voglia di mentire, che mi faccia desiderare di dire "Ti prometto che andrà tutto bene" anche quando sono convinto che le cose continueranno ad andare male.

NOW ON AIR: "Funeral" Band Of Horses

giovedì, novembre 15, 2012

La libertà è dell'individuo

Nessun popolo potrà mai essere libero.
Nessun nazione potrà mai essere libera.
Solo l'individuo può essere libero, se ha la forza morale e il desiderio di esserlo.

La libertà è prima di tutto, se non esclusivamente, qualcosa che riguarda il rapporto tra me e me stesso. Riguarda il modo in cui decido di vivere la mia vita, il modo in cui scelgo di affrontare ciò che mi accade.
Solo in secondo luogo, la libertà riguarda ciò che faccio nei confronti degli altri, e sempre in riferimento soltanto alla mia coscienza.
In nessun caso, a mio modo di vedere, la libertà riguarda il rapporto che gli altri (individui o enti di varia natura) hanno con me.

NOW ON AIR: "Rise" PIL

sabato, settembre 01, 2012

Dentro i bordi

Da bambino (già a partire dai due anni circa) ero uno di quei pochi strambi e malconsiderati individui che non potevano fare a meno di colorare dentro i bordi, a differenza di quelli normali che coloravano tutto a cacchio di cane.
Vi ricordate gli "albi da colorare"? Mia madre me ne comprava tantissimi e io passavo molto tempo a colorare con attenzione quasi morbosa ai colori e alla correttezza della "colorata".
Ricordo perfettamente che a tre anni avevo una mia personalissima gomma per cancellare i segni di pastello che uscivano dai bordi del disegno e quanto mi arrabbiavo se per caso il troppo cancellare finiva per bucare il foglio. Quando invece coloravo con i pennarelli era tutto molto più calmo: al primo errore, giravo pagina e passavo al successivo disegno senza più tornare indietro.
Che infanzia terribile la mia, sotto certi aspetti; la cosa più strana probabilmente è che oggi, a trent'anni suonati, io mi senta quasi orgoglioso di esser stato quel bambino "particolare". Lungi da me pensare di dovermene vergognare, ma ricordare queste cose di me da bambino mi fanno stare meglio con il me stesso di oggi e ancora non ne ho capitoa pieno il motivo.


NOW ON AIR: "Behind blue eyes" The Who