sabato, marzo 29, 2008

Abbiate pazienza

C'è troppo caos intorno a me, caos per niente calmo.

Troppe cose che devo fare.
Troppe cose che vorrei dire.
Troppe cose che vorrei scrivere.
Il tempo e le energie sembrano non bastare.

Prometto che torno presto.
NON DIMENTICATEMI!!!

sabato, marzo 01, 2008

Il mio programma elettorale

Qualcuno mi ha chiesto cosa proporrei io se fossi candidato ed ecco la risposta:

  1. abolizione di tutti i privilegi delle chiese e delle religioni sul territorio italiano (a partire da quella cattolica);
  2. abolizione della tassazione sugli stipendi;
  3. abolizione, graduale, del sistema previdenziale (niente più pensioni);
  4. introduzione di una serie di "ticket" di piccola entità (pochi euro) per ogni prestazione richiesta presso istituzioni pubbliche (ministeri, uffici amministrativi, ospedali);
  5. riforma dell'IVA per una più equa tassazione basata sul consumo (pago solo se acquisto un bene o un servizio);
  6. limitazioni alla libertà del mercato degli affitti (ad esempio affitto fissato come percentuale sullo stipendio percepito da chi affitta);
  7. ritiro di tutte le truppe italiane da qualsiasi territorio straniero ed impiego delle stesse in zone e situazioni importanti del nostro paese (Napoli, Calabria, Sicilia, Lampedusa, frontiere per il controllo serio di ciò che passa per il nostro paese, difesa dei cittadini, salvataggio, incendi, ecc.) e impegno per una sempre maggiore professionalizzazione dei nostri militari;
  8. utilizzo massiccio del genio militare per importanti opere sul territorio italiano;
  9. garantire la possibilità di eutanasia per i malati terminali ed i sofferenti legali;
  10. legalizzazione delle droghe leggere e lotta durissima a quelle cosiddette pesanti (sono contrario a qualsiasi tipo di droga, ma legalizzando quelle leggere si spera di poter assestare un duro colpo a quella parte di malavita che si cela dietro allo spaccio, nonché di guadagnare almeno il 20% di IVA sugli acquisti legali);
  11. per la scuola:
    • abolizione dell'obbligo scolastico fino ai 18 anni che serve solo per fare una più bella figura nelle statistiche europee sul numero di diplomati nel nostro paese;
    • trasformazione della scuola elementare in una scuola di alfabetizzazione linguistica, matematica e culturale, da cui non si esce finché non si sa parlare e scrivere correttamente in italiano, finché non si conoscono perfettamente nozioni di matematica di base e finché non si sono apprese nozioni fondamentali di cultura generale ed informatica;
    • scuole medie inferiori orientate alla presentazione delle prospettive lavorative future e dei possibili percorsi formativi, per illustrare ai ragazzi, anche praticamente, direttamente "sul campo", quali sono le possibilità per il futuro, e quanto sono vasti i campi di conoscenza in cui possono applicare i propri cervelli e le proprie mani: il tutto allo scopo di aiutare a scegliere la strada migliore, perché la giusta strada per un giovane significa anche la giusta strada per un paese (come fa un ragazzino di 14 anni a scegliere di voler fare il ragioniere se non sa precisamente in cosa consiste questo lavoro, se non sa cosa deve studiare per diventarlo, se non sa quali saranno gli sbocchi lavorativi veri in cui dovrebbe cimentarsi?);
    • scuole superiori professionalizzanti e culturalmente indirizzate in campi specifici anche se con basi comuni, ma soprattutto personalizzazione guidata degli studi, affinché anche all'interno dello stesso percorso scolastico ognuno possa trovare la sua particolare aspirazione e individualità mentale;
    • ritorno ad una università difficile ma flessibile con abolizione del 3+2, restauro della laurea quinquennale e creazione di corsi brevi di 2 o 3 anni come "diplomi di laurea"/"scuole di specializzazione professionale", con maggiore libertà garantita nella formulazione dei piani di studio soprattutto grazie ad una maggiore offerta formativa;
    • borse di studio per gli studenti veramente meritevoli e bisognosi di un aiuto, oltre alla lotta durissima contro il proliferare e la modifica continua di libri di testo (potenzialmente sarei d'accordo con l'idea di un unico libro do testo per ogni materia adottato in tutto il paese, che descriva fatti e non opinioni);
  12. infine, un proposito più che una proposta, da realizzare attraverso tanti di quei provvedimenti che adesso non riesco neanche ad immaginarli: rendere gli italiani liberi, liberi di comportarsi come meglio credono e secondo i propri principi garantendo comunque la libertà degli altri, penso alla libertà di cambiare banca, lavoro, contratto di fornitura di servizi, casa, senza impedimenti di sorta, senza che qualche gruppo imprenditoriale, o gruppi coalizzati lavorino contro il cittadino per limitarlo e sfruttarlo; sono un liberista convinto e penso che lo stato non dovrebbe interferire negli affari delle aziende private, queste devono avere la possibilità di agire liberamente, ma tale possibilità deve subito decadere, e quindi lo stato intervenire, quando vengono messi a repentaglio gli interessi dei cittadini, quando questi vengono truffati o non vengono più trattati con rispetto, cioè come clienti o utenti, bensì trattati come schiavi d sfruttare e spremere fino alla morte.
Ci sarebbe molto altro, ma questi sono i punti principali.

PS: scusatemi nel caso io abbia scritto più strafalcioni del solito, ma in questo periodo sono molto stanco.

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