Chiuso per il momento con Douglas Adams (prossimamente, se lo ristampano, voglio leggere "L'investigatore olistico Dirk Gently") adesso voglio riprendere la lettura di H.P. Lovecraft per concludere tutti i racconti.
Lovecraft è semplicemente fantastico: quello che mi ha colpito di più, oltre a quello che è normale colpisca quando si legge Lovecraft, è la costante centralità dell'individuo, che pervade il racconto a tal punto da dover necessariamente essere specchio di un aspetto non solo consapevole ma anche, e forse soprattutto, incoscio e profondo della vita e del pensiero dell'autore, che si rivela ancora più forte nel confronto con le opere dei suoi collaboratori e "allievi".
Lovecraft parla di individui non di persone (per chi riesce a capire cosa significa), è questo uno degli aspetti che adoro delle sue opere.
Quindi via con "Tutte le storie oniriche e fantastiche".
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