mercoledì, marzo 29, 2006

Autostop galattico - Prima tappa

Questa mattina ho finito di rileggere Guida galattica per gli autostoppisti, semplicemente straordinario, Douglas Adams era un genio.
Nonostante l'avessi già letto non mi sono annoiato neanche un attimo nel leggerlo ancora.

Sarcasmo, irriverenza nei confronti della società, un magnifico surrealismo che non può non far riflettere, nonostante sia stato scritto più di venti anni fa è ancora molto attuale. Come si fa a non amare la dimostrazione della non esistenza di dio, praticamente portata avanti da dio stesso, oppure il mio personaggio preferito, Marvin, il robot depresso... se ci penso mi viene ancora da ridere.
Grazie Douglas!









E ora vai con Ristorante al termine dell'Universo.

lunedì, marzo 27, 2006

Autostop galattico...

Adesso si parte con una nuova lettura: Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams.

In realtà l'ho già letto, ma lo rileggo volentieri per due motivi, 1) perchè è spassosissimo, 2) perchè ho intenzione di leggere tutta la serie e quindi è opportuno riprendere il filo da dove l'avevo lasciato.
Quindi ora leggerò Guida galattica per gli autostoppisti (sono già a metà) e subito seguiranno:

Ristorante al termine dell'Universo
La vita, l'Universo e tutto quanto
Addio, e grazie per tutto il pesce

Così parlò Zarathustra


Finalmente, due giorni fa, ho finito di leggere "Così parlo Zarathustra" di Nietzsche. Devo Ammettere che il primo tentativo di leggere questo libro risale a circa quattro anni fa; più volte ho iniziato a leggerlo ma difficilmente riuscivo ad andare oltre le venti pagine. Ritengo in effetti che sia un libro che in un certo senso travolge e confonde: conoscevo già i concetti espressi dall'autore per averli studiati al liceo, ma il libro naturalmente è tutta un'altra cosa. Il libro mi ha, fin dall'inizio, coinvolto ma anche confuso, riempiendomi la mente di pensieri che si accavallavono più velocemente del solito, rendendo difficile la concentrazione e, quindi, la continuazione della lettura.
Certo, lo stile poetico, che continuamente suggerisce e suggestiona l'immaginazione non ha facilitato molto la mia già molle capacità di concentrazione.

Giunto al termine sono veramente soddisfatto di averlo letto, nonostante non possa condividere tutte le idee espresse, la ritengo un'opera davvero notevole più per i contenuti che per la forma.

Ho il difetto di sottolineare le frasi che mi colpiscono particolarmente, sia in positivo che in negativo, ecco alcuni esempi:
"Tutti vogliono le stesse cose, tutti sono uguali: chi sente diversamente va di sua volontà in manicomio. "

"Io chiamo Stato il luogo dove vi sono tutti i bevitori di veleno, buoni e cattivi: Stato, dove il lento suicidio di tutti si chiama 'vita'. "

"Guardateli, questi superflui! Sono sempre malati, vomitano il loro fiele e lo chiamano giornale. "

"Di fronte a questi assoluti e invadenti, sii senza gelosia, tu che sei amante della verità! La verità non si è mai attaccata al braccio di un assoluto. "

"Convocate un testimone; quando volete parlare bene di voi stessi, e quando l'avete indotto a pensare bene di voi, anche voi pensate bene di voi stessi [...] Il vostro cattivo amore di voi stessi fa della vostra solitudine una prigione. "

"Voi predicatori dell'uguaglianza, così la tirannica pazzia dell'impotenza fuoriesce da voi, chiedendo a gran voce l'uguaglianza: le vostre più segrete voglie di tirannide si mascherano così in parole di virtù. "

E ci sarebbe tanto altro, ma mi fermo qui ... per il momento.

venerdì, marzo 24, 2006

L'uomo del futuro

Nascerà un giorno un uomo che crescerà e maturerà nel dolore di ogni giorno...
Scoverà il seme del superamento di sè...
Comprenderà finalmente la sua inutilità, la sua dannosità, la banalità della propria esistenza...
Quest'uomo allora capirà quando sarà giunto il momento di porre fine a questo cancro che chiamiamo umanità e società, con un gesto rimedierà agli errori fatti da sè e da tutti i suoi predecessori, annullando sè stesso...
Salirà sul punto più alto del mondo e affermerà la propria inutilità con un grido che sconquasserà il pianeta e metterà fine alla razza umana...
Sarà un grido assordante e dissestante e quando non avrà più nè fiato nè forza per gridare, cadrà sfinito a terra e si lascierà morire, felice di aver finalmente compiuto sè stesso...
Sarà così che il paradiso perduto potrà finalmente tornare sulla terra.

MaxParsifal