In molti mi hanno chiesto chiarimenti su cosa intendessi nel post precedente per diritto e cosa per dovere. Questa domanda sinceramente mi ha stupito perchè non mi ha mai sfiorato l'idea che tali termini potessere presentare ambiguità o incomprensione; credevo che tali concetti fossero fortemente, e abbastanza uniformemente, consolidati nelle menti di tutti. Tanto che in realtà non saprei bene neanche spiegare con altre parole cosa si intende per diritto e per dovere, allora ho deciso di fare ricorso al "Dizionario della lingua italiana" Devoto-Oli:
Diritto: possibilità o facoltà derivante da norme o consuetudini di natura non strettamente giuridiche, cioè da convenzioni, da particolari condizioni o circostanze.
Dovere: obbligo morale di agire in conformità di una legge imposta dall'esterno dettata dalla propria coscienza.
Non so se queste due definizioni possono chiarire completamente i concetti che volevo esprimere, quindi presento qualche esempio:
diritto alla libertà di parola, alla libertà di stampa, alla libertà di associazione, alla libertà di religione, alla libertà economica, alla libertà sociale, diritto di voto, diritto alla salute, persino diritto alla dignità... sono alcuni tra i diritti di cui tanto si sente parlare ogni giorno, spesso magari in relazione a qualche stramba decisione del nostro parlamento, naturalmente senza dimenticare il diritto più amato da tutti gli esseri umani: il diritto alla vita, con tutte le sue fantasiose variazioni;
per i doveri il discorso è più complesso, diciamo che un dovere è una cosa che ci sentiamo in obbligo di fare, il tutto sta a capire perchè ci sentiamo in obbligo di farla e di fronte a chi o cosa... di fronte alla legge? di fronte alla famiglia? di fronte alla società? di fronte a me stesso?
Non so se sono stato più chiaro oppure ho peggiorato la situazione ma questo è quanto.
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