giovedì, novembre 23, 2006

Perchè "L'uomo del futuro"?

Per diversi motivi.

1) il primo post di questo blog rappresenta un primo motivo, una citazione da un racconto breve che sto cercando di scrivere da ormai qualche anno e che probabilmente non finirò mai, ma parte della sua bellezza sta proprio in questo

2) perché Maxparsifal non si sente un uomo e quindi , in un certo senso, può essere considerato un uomo in potenza (dal punto di vista aristotelico), o anche, in altre parole, un uomo del futuro

3) perché Maxparsifal non vuole essere uomo e vive sperando di poter essere uomo soltanto in un futuro molto lontano, o magari in un futuro che non vedrà mai

4) perché Maxparsifal, che da quando è nato si è sempre sentito fuori luogo e a disagio, in fondo a se stesso spera ancora che non sia lui ad essere sbagliato ma semplicemente il tempo in cui è nato, forse perché se riesci a convincerti che sono state le circostanze a farti nascere nel secolo sbagliato ti senti meno in colpa e il peso dell'inadeguatezza costante ti grava meno sulla coscienza

mi fermo qui per non diventare troppo psicoanalitico (e triste), ma mi riservo la possibilità di modificare questo stesso post nel prossimo futuro per aggiungere qualcosa che potrebbe sembrarmi significativo.

PS: sono gradite altre interpretazioni, potrebbero portare alla luce aspetti nascosti nel mio inconscio

Perchè un blog?

Con questo post voglio rispondere a chi mi ha chiesto perché io ho aperto un blog.

Tutto nacque quando vidi il blog di Franciov, l'effetto che ebbe su di me il vedere una tale creazione sul web di una persona che conosco direttamente è stata quella di farmi immaginare cosa avrei scritto io in un blog se l'avessi avuto.
A parte le prime risposte più banali e noto il fatto che la comunicazione in generale non è uno degli elementi più importanti della mia vita, non mi è mai importato molto far sapere agli altri qualcosa di me, o sapere qualcosa dagli altri... ma una cosa mi ha sempre dato fastidio: nonostante sia sempre stato in grado di esprimere correttamente e compiutamente concetti in lingua italiana, spesso quando cerco di esprimere un concetto o un opinione personale particolarmente complessa, tutto si fa molto confuso e mi sembra sempre di non concludere niente.
Per giungere al nocciolo della questione (appunto) ho preso questo blog come una sfida con me stesso ed un allenamento per riuscire ad esprimere sempre meglio quel caos che ho dentro la testa imparando con la pratica dello scrivere, magari in poche righe, possibilmente in modo comprensibile un qualcosa, di qualsiasi genere esso sia.
D'altra parte non si sa mai, il fatto che non abbia ancora mai incontrato qualcuno a cui ho voluto raccontare qualcosa non significa che non incontrerò questo qualcuno in futuro, quindi alleniamoci.

Sarà questo il motivo vero? Boh, non lo so, per il momento si.
Sarò stato chiaro? Boh, forse si, speriamo che sia soddisfatto almeno chi ha posto la domanda.

mercoledì, novembre 22, 2006

Momenti di depressione

Sono stanco, vivo facendo cose che non mi piacciono, affronto difficoltà plurime e giornaliere per fare cose che non ho alcuna interesse personale a fare.
Sono solo, se mai ho avuto degli amici ora non li ho più, se mai ho avuto un amico non l'ho mai trattato come tale.
Se guardo al mio passato vedo tanto tempo sprecato, se guardo al mio futuro vedo tutto il tempo che sprecherò; ma lo spreco non è dato dal fatto che avrei potuto usare tale tempo in modo migliore, o che in futuro potrei usarlo meglio, bensì dal fatto che nella mia vita non c'è mai stato niente che rendesse anche un solo istante utile, sensato o significativo e non c'è niente che mi faccia pensare che le cose cambieranno nei tempi a venire.
Ma la cosa che più mi disturba è che di tutto ciò non me ne importa nulla: dovrei provare rabbia o almeno dispiacere e, anche se non riuscissi a fare niente per cambiare le cose, dovrebbe essere presente il me il desiderio di cambiare, un desiderio che magari sarebbe frustrato dai fallimenti dovuti all'incapacità di opporsi allo sterile scorrere della vita o alla paura che il cambiamento in effetti avvenga. Ma niente ... proprio niente ... anche questa notte la luce si spegne e rimane soltanto apatia: buio negli occhi, buio nel cuore.

giovedì, novembre 16, 2006

Dolore

"I hurt myself today
To see if I still feel
I focus on the pain
The only thing that's real
The needle tears a hold
The old familiar sting
Try to kill it all away
But I remember everything
"
da Hurt di Johnny Cash.

Questa dovrebbe rappresentare una buona traduzione:

"Oggi mi farò del male
Per vedere se sono ancora in grado di sentire
Mi concentro sul dolore
L'unica cosa reale
L'ago fa un buco
La vecchia familiare fitta di dolore
Cerco di rimuovere tutto
Ma ricordo ogni cosa"
Ci sono due punti di questa strofa che me l'hanno fatta apprezzare tanto e che la rendono, a mio parere, straordinariamente poetica e commovente:

1) I focus on the pain
The only thing that's real
2) Try to kill it all away
But I remember everything
Quando ascolto questa canzone sento una terribile stretta al petto; la commozione si impadronisce di tutto me stesso nella meravigliosa estasi della malinconia.

UPDATE: quella di Cash è una cover, l'originale è dei Nine Inch Nails ed è ancora più bella.

NOW ON AIR: "Hurt" Johnny Cash

sabato, novembre 04, 2006

Eternità e indifferenza

"In un cosmo eterno e indifferente in cui l'universo galattico, il sistema solare, la terra, la vita organica e la razza umana costituiscono solo un incidente momentaneo e trascurabile, non possono esistere cose come i valori, gli scopi, le direzioni e i significati, e neppure gli interessi, se non in un senso strettamente locale e relativo. Ovvero: nulla ha valore, scopo, significato, o rilevanza, a meno che non sia connesso con quel guazzabuglio di esperienze, credenze e costumi che costituisce l'eredità locale di ogni osservatore."
H.P. Lovecraft, Saggi sulla visione del mondo.

NOW ON AIR: "Painkiller" Turin Brakes


Ringraziamenti da investigatore

Ringrazio tutti quelli che mi hanno preso per i fondelli (dentro e fuori il blog) per "l'arguta investigazione" riguardante Backslash.

Quasi quasi era meglio che facevo finta di niente dissimulando la mia scoperta.

A presto con nuovi e affascinanti enigmi da risolvere.

NOW ON AIR: "Can't touch me" Peter Griffin

giovedì, novembre 02, 2006

Misteriose presenze

Qualche misteriosa presenza si è insinuata nel mio blog per commentare a tradimento e, soprattutto sotto mentite spoglie. Si nasconde dietro al nickname Backslash e da marrano qual è mi sfida a scoprire chi egli sia.
Allora individuo il suo blog e comincio a leggere... interessante.
Comincio a scorrere tutta la lista dei blog che consiglia agli avventori... interessante.
Sicuramente si chiama Roberto... interessante (piccola traccia lasciata dal marrano e confermata da una pagina "in Bianco e Nero").
L'unica persona che hanno in comune i proprietari dei blog visitati, che si chiami Roberto e che conosca anch'io... ho capito.
Ma per mantenere celata la sua identità ai più scriverò il suo nome criptandolo: Roberto (questo l'avevo già detto) Doralbe.
Noto a me anche con pseudonimi elfici o vampireschi che però, sinceramente, ora non ricordo.

PS: spero di non aver detto una capperata, perché altrimenti sai che figura da cioccolataio che faccio?

mercoledì, novembre 01, 2006

Commenti liberi

Chiedo scusa a quei pochi che avevano avuto voglia di commentare i miei post e non c'erano riusciti... colpa mia, non avevo controllato con attenzione le impostazioni e quindi non mi ero reso conto che erano abilitati soltanto i commenti da parte degli utenti registrati.
Ora dovrebbe essere possibile per tutti commentare i miei post.

PS: speriamo che qualcuno legga quello che scrivo, sigh!

NOW ON AIR: "Lady writer" Dire Straits