Ho letto "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar, in realtà l'ho finito più di un mese fa, ma solo ora trovo qualcosa da scrivere, e alla fine posso dire che è stato piacevole leggerlo. Alla fine perchè , come spesso accade, di un libro non si apprezza a pieno la qualità finche non lo si è completato e finchè non lo si è lasciato "macerare" un po' nell'animo.
Durante la lettura ci sono state parti più interessanti e parti meno, capitoli più avvincenti e altri un pochino più noiosi, paragrafi che mi piacerebbe rileggere e altri che avrei avuto voglia di saltare completamente: esattamente come nella vita. Infatti, questo libro racconta di una vita, che sia un romanzo non importa, quella che viene raccontata è comunque la vita di una persona e quindi si racconta una persona.
In effetti quello che mi è piaciuto di più è proprio l'essenza del racconto, un individuo prossimo alla fine della propria esistenza che si guarda indietro, ripensando a quello che ha lasciato nel mondo e a quello che avrebbe ancora potuto dare, ma anche a quello che ha ricevuto dalle persone che ha incontrato nella vita: cosa la vita gli ha regalato, cosa la vita gli ha tolto.
La storia di un uomo prima che di un imperatore, storia che in realtà potrebbe adattarsi alla vita di tanti altri e che soltanto i nomi e i luoghi rendono unica e irripetibile, ma proprio per questo straordinaria.
Per quel che riguarda lo stile letterario, sono sempre molto cauto, per due ragioni: la prima è che non mi ritengo un esperto e il mio è un giudizio ingenuo di chi sa soltanto dire se gli è piaciuto oppure no, senza la possibilità di fare alcuna considerazione di tipo tecnico; la seconda è che, quando si tratta di romanzi o saggi tradotti, non posso dire se la bellezza o la chiarezza, o anche la "bruttezza", della scrittura sono merito, o demerito, dell'autore o del traduttore, quindi difficilmente riesco ad offrire una considerazione che sia un minimo oggettiva. Quello che dico, quindi, è che ho trovato questo romanzo molto facile da leggere, in tutti i punti in cui la mia lettura ha arrancato è stata sempre colpa del contenuto e mai della forma.
In sostanza questo è un libro da leggere perchè considerato una pietra miliare della letteratura mondiale, ma anche per tutto quello che ho detto in precedenza.
A chiunque avesse già letto ed apprezzato tale racconto, oppure a chi cerca semplicemente un buon libro da leggere, consiglio "Io, Claudio" di Robert Graves che narra le vicende dell'imperatore Claudio e della sua famiglia. A chi avesse letto già "Io, Claudio" consiglio "Memorie di Adriano".
PS: l'ho finito prima di Franciov, ho vinto la scommessa, anche se non per merito mio.
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