Premiare lo studio con il denaro?
Un'altro tema che mi è tornato "sotto mano" in questi giorni è la proposta da parte di diversi tra politici, presidi, insegnanti, genitori, di premiare gli studenti particolarmente brillanti con somme in denaro. Per loro stessa ammissione questa soluzione funzionerebbe anche da stimolo a quelli che di stimoli nella scuola ne trovano pochi.
Il bisogno di pagare gli studenti per spingerli a studiare di più è simbolo del fallimento del sistema scolastico italiano: sintomo dell'incapacità dei nostri insegnanti, ma anche dei genitori e della società intera, di comunicare ai ragazzi l'importanza dello studio e della scuola.
Quello che la società comunica è che non importa quanto impegno ci metti e quali risultati ottieni, in un modo o nell'atro ce la fanno tutti, quindi perchè darsi pena?
Che schifo. Cacciamo un po' di insegnanti incapaci dalle scuole, facciamo studiare solo quelli che ne hanno voglia e premiamo gli studenti meritevoli mettendogli a disposizioni insegnanti all'altezza del loro compito e strutture, infrastrutture e mezzi di supporto alla didattica che permettano agli studenti volenterosi di costruirsi il futuro che vogliono.
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3 commenti:
Sono completamente d'accordo con te sia per questo che per il precedente post.
E' assurdo spingere a studiare i ragazzi per soldi...Li potrei solo ammettere se queste somme di denaro fossero vincolate comunque all'istruzione, in modo da permettere a chi non può un'istruzione migliore.
Anche se effettivamente tutti dovrebbero avere un'istruzione migliore...
D'accordo tutti devono avere a disposizione i mezzi per studiare al meglio, ma non tutti hanno bisogno degli stessi mezzi. Se qualcuno ha le capacità per diventare un ingegnere aerospaziale di qualità e anche la volontà di diventarlo ha necessariamente delle esigenze scolastiche differenti rispetto a chi ha intenzione di diventare manager aziendale e, da un punto di vista puramente e meramente economico, tali esigenze sono più costose nel primo caso che nel secondo, per fare un esempio, perchè non dovrebbe essere la scuola stessa e quindi la società a supportare sia il primo che il secondo in tali esigenze con le dovute differente di budget tra i due casi?
Se vogliamo aggiungere il caso più normale di chi voglia fare il falegname, anche qui lo studio deve comunque essere una parte importante della formazione del ragazzo, ma gli sarebbe poco utile un corso avanzato di informatica.
Spero di essere stato chiaro e, soprattutto, viva i falegnami, ce ne sono sempre meno in Italia, mentre può essere un mestiere più soddisfacente e socialmente importante di tanti altri.
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