Non ho mai seguito con particolare attenzione gli Oscar. Di certo neanche quest'anno ho fatto le ore piccole per conoscere i vincitori. Però appena sveglio, quando ancora mi stavo girando nel letto, mi sono soffermato ascoltando quelle radio che stavano parlando dei premi consegnati poche ore prima. Probabilmente quest'anno sono più incuriosito perché in questo periodo ho guardato diversi film, alcuni dei quali tra i candidati al noto premio cinematografico.
Naturalmente sono rimasto molto deluso per il premio come miglior film. Non credo che "Avatar" meritasse di vincere, ma sicuramente "The hurt locker" lo meritava di meno. Non vorrei sembrare esagerato ma secondo me "The hurt locker" è semplicemente "una cagata pazzesca", come direbbe il Ragionier Fantozzi (mi scuso per il riferimento di basso livello ma in questo caso la citazione è di particolare efficacia). Ho letto diverse recensioni il cui contenuto è più o meno questo:
"The hurt locker" racconta di come l'adrenalina della guerra impedisca ai soldati di tornare a una vita normale e tranquilla.
L'unica cosa che posso dire è: non è vero. Questo film non racconta niente: non bastano delle immagini per raccontare una storia. Per raccontare una storia c'è bisogno di comunicare sensazioni, di far sentire qualcosa allo spettatore, ma è davvero difficile sentire qualcosa guardando questo film.
È vero che i sentimenti sono soggettivi, ma secondo me ci sono tanti film che sono oggettivamente mal realizzati e "The hurt locker" è uno di questi. Se io devo cercare di immaginare quello che il protagonista prova nelle sue vicende il film è del tutto fallimentare; dovrebbe essere il film, con le sue immagini, con i suoi suoni, con le musiche, con l'interpretazione degli attori, a farmi sentire, non dovrei essere io a dover cercare qualcosa in un film.
"The hurt locker" miglior film: pessima scelta, non ho visto gli altri otto film candidati, ma sicuramente doveva esserci di meglio.
Come da titolo, ho trovato anche qualcosa di positivo in questa edizione. Il premio come migliore attore non-protagonista è sicuramente azzeccatissimo: Christoph Waltz è, infatti, l'unico motivo valido per vedere "Bastardi senza gloria". Questo film farebbe pena (a livello di quasi tutti gli altri film di Tarantino) se non fosse per la straordinaria interpretazione di Christoph Waltz. Un genio: dire che è un attore non-protagonista è riduttivo. Essendo, il suo personaggio, in pratica il filo conduttore di tutte le vicende che compongono il film ed essendo lui un interprete sublime di tale parte, rendendo praticamente invisibile la maggior parte delle scene in cui lui non compare, non si poteva evitare di assegnargli un premio, o meglio si poteva, ma per fortuna non l'hanno fatto.
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