Un altro mondo
Un altro mondo è un film di Silvio Muccino, quello che aveva la "zeppola" e adesso sembra non averla più. Quando ho solo pensato di vedere un film di Silvio Muccino mi è venuta voglia di sputarmi in un occhio, ma ho persistito nel mio intento e dopo un po' di titubanza ieri l'ho finalmente visto.
Niente di eccezzionale, la storia è abbastanza banale, alquanto lineare, potrei dire già vista in diverse salse. Sul resto non mi pronuncio, di tecnica cinematografica io non capisco nulla, e non voglio capirci nulla. Dei film a me interessano due cose, la storia e le emozioni che mi fanno provare. Della storia ho già parlato, le emozioni invece sono state veramente forti: ho pianto parecchio guardando questo film, come non piangevo da parecchio tempo. In un mare di scene coerenti ma banali ci sono alcuni punti nevralgici del racconto in cui non sono riuscito a resistere al pianto accompagnato da quel fastidioso "groppo in gola" che io, sinceramente, amo tanto quanto odio, perché è una delle poche cose "che mi fa sentire vivo", come direste voi esseri umani.
Non ricordo come mi è nata l'idea di vedere questo film ma ora sono abbastanza contento di averlo fatto, ieri sera mi sentivo veramente a terra, perché quando subisco questi forti trasporti emotivi dopo mi sento sempre abbattuto, svuotato. Oggi mi sento un po' meglio, in un certo senso mi sento ricaricato emotivamente.
Se non avete niente di meglio da fare in questo ponte e avete già visto tutti i film che pensavate vi potessero piacere, potreste scoprire che questo film vi può dare qualcosa, ve lo auguro.
NOW ON AIR: "Hurdy gurdy man" Donovan
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