domenica, dicembre 09, 2012

Non capisco perché...

Non capisco perché le persone che ti stanno intorno ti debbano costantemente spingere a fare cose che tu non vuoi fare.
Persone che mi state intorno, perché non mi lasciate in pace?
Non ce l'ho con te, non ancora, mi stai anche simpatico... ma a me cenare fuori non piace, non mi interessa, perché mi devi scassare il cacchio per uscire a cena insieme. Ribadisco, non è che non voglio cenare fuori con te, non voglio cenare fuori. Non mi piace andare a teatro, non mi piace andare ai concerti, non mi piace viaggiare.
Potrei dirti di fare insieme qualcosa che piace anche a me... ma non mi piace niente che si possa fare in gruppo.
A me piacciono quattro cose:
- parlare;
- ascoltare;
- leggere;
- pensare.

Odio i pretesti, vogliamo stare insieme? vogliamo parlare? Facciamolo, senza bisogno di cene, di cinema, di teatro, di birra, di aperitivi.
Mi telefoni e mi dici "ci facciamo una passeggiata?" io ti rispondo "si, dove vuoi andare?" senza pensare neanche per un attimo a una scusa per non farlo. Ma se mi dici "Venerdì andiamo tutti a 'Lo Zampognaro', mi raccomando DEVI venire anche tu questa volta", oppure "Giovedì tutti a cena da PierGiacomo", "Abbiamo organizzato un aperitivo per vederci tutti prima di Natale, non puoi mancare"... a me viene subito da vomitare, poi comincio a pensare ad una scusa per non venire. Non ci posso fare niente, mi irrita, mi infastidisce, mi innervosisce.

Perché devo fare cose che non mi piace fare e non mi interessa fare?
Perché devo fare cose che da solo non mi verrebbe mai in mente di fare?
Perché mi dovete complicare la vita?
Perché mi dovete complicare la vita?
Perché mi dovete complicare la vita?

NOW ON AIR: -- silenzio --

sabato, dicembre 08, 2012

Kill Hannah... on Google Translate

Qualche mese fa ho scoperto una cosa strana, curiosa, forse anche un po' inquietante.

Non tutti conoscono i "Kill Hannah": sono un gruppo musicale che fa musica... come definirla... vabbè, Wikipedia la definisce "Alternative rock, post-punk revival, electronic rock, glam rock". Non capisco niente di generi musicali, quindi prendo per vero quello che Wikipedia mi dice. Segue foto segnaletica (e inquietante) dei suddetti.


Detto questo "Lips like morphine" (proprio dei Kill Hannah) è una delle mie canzoni preferite, ma cerco di venire al punto.
Inserendo "Kill Hannah" in Google Traduttore (Google Translate) e cercando di tradurla dall'inglese all'italiano, otteniamo...
"Sergio Cammariere" (anche qui foto segnaletica).


Stupore e sgomento.
Segue testimonianza fotografica del fatto.


PS: giuro su quello che volete che non è un fotomontaggio, provate voi stessi... "provare per credere" (questa era per i nostalgici degli anni 80).

NOW ON AIR: "Lips like morphine" Kill Hannah

venerdì, dicembre 07, 2012

Andrà tutto bene

A me non piace mentire alle persone. Non solo non mi piace, voglio non farlo.
Se mi chiedi "Andrà tutto bene?" quando ti trovi in una situazione brutta o difficile, io non ce la faccio a dirti "Si", posso dirti "No" o, al massimo, "Non lo so".

Mi piacerebbe molto incontrare una persona che mi faccia venire voglia di mentire, che mi faccia desiderare di dire "Ti prometto che andrà tutto bene" anche quando sono convinto che le cose continueranno ad andare male.

NOW ON AIR: "Funeral" Band Of Horses

giovedì, novembre 15, 2012

La libertà è dell'individuo

Nessun popolo potrà mai essere libero.
Nessun nazione potrà mai essere libera.
Solo l'individuo può essere libero, se ha la forza morale e il desiderio di esserlo.

La libertà è prima di tutto, se non esclusivamente, qualcosa che riguarda il rapporto tra me e me stesso. Riguarda il modo in cui decido di vivere la mia vita, il modo in cui scelgo di affrontare ciò che mi accade.
Solo in secondo luogo, la libertà riguarda ciò che faccio nei confronti degli altri, e sempre in riferimento soltanto alla mia coscienza.
In nessun caso, a mio modo di vedere, la libertà riguarda il rapporto che gli altri (individui o enti di varia natura) hanno con me.

NOW ON AIR: "Rise" PIL

sabato, settembre 01, 2012

Dentro i bordi

Da bambino (già a partire dai due anni circa) ero uno di quei pochi strambi e malconsiderati individui che non potevano fare a meno di colorare dentro i bordi, a differenza di quelli normali che coloravano tutto a cacchio di cane.
Vi ricordate gli "albi da colorare"? Mia madre me ne comprava tantissimi e io passavo molto tempo a colorare con attenzione quasi morbosa ai colori e alla correttezza della "colorata".
Ricordo perfettamente che a tre anni avevo una mia personalissima gomma per cancellare i segni di pastello che uscivano dai bordi del disegno e quanto mi arrabbiavo se per caso il troppo cancellare finiva per bucare il foglio. Quando invece coloravo con i pennarelli era tutto molto più calmo: al primo errore, giravo pagina e passavo al successivo disegno senza più tornare indietro.
Che infanzia terribile la mia, sotto certi aspetti; la cosa più strana probabilmente è che oggi, a trent'anni suonati, io mi senta quasi orgoglioso di esser stato quel bambino "particolare". Lungi da me pensare di dovermene vergognare, ma ricordare queste cose di me da bambino mi fanno stare meglio con il me stesso di oggi e ancora non ne ho capitoa pieno il motivo.


NOW ON AIR: "Behind blue eyes" The Who

lunedì, agosto 27, 2012

Se non odi...

Se non odi, se non sei neanche capace di odiare, il tuo amore non ha alcun valore.

NOW ON AIR: "All along the watchtower" Jimi Hendrix

venerdì, agosto 17, 2012

Il tuo sguardo su di me

Ti guardo e non riesco a vedere nient'altro che i tuoi occhi; splendidi, penetranti occhi verdi.
Desidero che il tuo sguardo incroci il mio, lo desidero come non ho mai desiderato niente in vita mia.
Ho paura che tu finalmente ti accorga che ti sto guardando, ho paura che dopo un attimo il tuo sguardo possa fuggire via disenteressato, per non tornare più.
Sono terrorizzato dalla possibilità che invece il tuo sguardo incroci il mio e rimanga lì a fissarmi, curioso? divertito?
Sta di fatto che ogni volta che quell'istante, terribile e magnifico al tempo stesso, sembra avvicinarsi, il mio cuore rischia di scoppiare, mentre il cervello sembra aver perso qualsiasi capacità di guidare il corpo; tra paura e desiderio io muoio mille volte in un secondo e questo morir mi risulta più dolce e piacevole di qualsiasi altro istante della mia vita.

NOW ON AIR: "God's dice" Pearl Jam

giovedì, agosto 16, 2012

Quando sei morta...

Quando sei morta, sei morta. E fino ad allora, c'è il gelato.

                                               Patrick Jane

NOW ON AIR: "The Mentalist Theme"

domenica, giugno 03, 2012

Ho voglia di scrivere

Ho voglia di ricominciare a scrivere. Non so di cosa, vorrei semplicemente scrivere qualche nuovo post perché è tantissimo tempo che non scrivo più. Non so perché ma sono in qualche modo legato a questo blog in maniera viscerale. Anche se non riesco ad identificarli, sento come se avessi dei bei ricordi associati al blog e questo mi spinge a voler continuare ad intrattenere i miei rapporti con "lui".
Che dire allora? Per il momento... alla prossima, sperando che non sia troppo lontana nel tempo.

NOW ON AIR: "Whataya want from me" Pink

lunedì, aprile 09, 2012

30 anni compiuti

So che i post personali non sono quelli più apprezzati dai lettori di questo blog, soprattutto perché ci sono pochi lettori affezionati (pochi ma buoni, anzi ottimi) e molti che passano di qui occasionalmente provenienti dai vari motori di ricerca. Volevo comunque annuciare che qualche giorno fa ho compiuto 30 anni tondi. Un bilancio di questi miei primi 30 anni? Non ne ho idea, sinceramente. Non ho voglia di valutarli, li prendo semplicemente come dato di fatto e, a proposito di dati di fatto... non è cambiato niente. "Ehi, vecchietto come ci si sente ad avere 30 anni?" Non lo so, a mala pena mi sono accorto di che giorno è, se non ci fosse qualcuno che ogni anno mi fa notare che è il mio compleanno io neanche me ne ricorderei. Cosa è cambiato? A me pare nulla. Di certo non sono lo stesso di qualche anno fa, probabilmente non sono lo stesso di un anno fa, ma santo cielo magari non sono neanche lo stesso di ieri. Se la guardiamo in quest'ottica, e io evidentemente lo faccio, cosa conta il giorno in cui sono nato? Nulla, mi sento di dire.

Ma non festeggi neanche? Se avessi voglia di festeggiare lo farei a prescindere dal giorno dell'anno, del mese o della settimana. Perché dovrei vincolarmi ad un evento che evento non è? Perché dovrei limitarmi? Perché dovrei cercare un pretesto per festeggiare?

NOW ON AIR: "Afterglow" Closure

Condividere tristezza e malinconia

Mi piacerebbe trovare una ragazza con cui condividere tristezza e malinconia.
Preferisco di gran lunga il pianto al riso: il pianto mi fa sentire qualcosa, il riso invece mi solleva e non mi fa sentire più nulla, non trovo questa leggerezza piacevole.
Mi piacerebbe trovare una ragazza che abbia questo mio stesso piacere per lo stato che ho sentito definire "pesantezza" e, magari, a cui piaccia condividere tristezza e malinconia con me.
Si sorride, si gioisce, si ride insieme anche nei rapporti superficiali, anzi soprattutto in quelli superficiali; è in quelli più profondi, invece, che ci si permette di essere tristi, fragili, aperti di fronte all'altro.
Il sorriso di una ragazza è una delle cose più belle che, a mio avviso, esistono al mondo, ma il pianto, che sia di dolore, di commozione o di gioia, è di gran lunga la cosa più emozionante che possa esistere.
Deciso: ora vado a vedere un bel film commovente, mi faccio un bel pianto e poi andrò a letto sognando una stupenda ragazza e le sue lacrime condivise con me.

NOW ON AIR: "Blue eyes" Cary Brothers