domenica, settembre 03, 2006

Doveri

Per me esistono soltanto i doveri, i diritti servono solo a quelli che non sono in grado di "conquistarsi" quello che vogliono con i doveri.
I doveri, a mio avviso, dovrebbero nascere solamente dai desideri: se non desideri niente non hai alcun dovere.
I diritti servono per non doversi preoccupare di lottare per qualcosa che desideriamo.
Proprio perché i doveri sono così strettamente legati ai desideri personali, l'unico ente esistente che può imporci dei doveri siamo noi stessi: io mi impongo un dovere per soddisfare un desiderio, tutti gli altri sono falsi doveri che spesso ci sono utili come giustificazione dei nostri insuccessi.

NOW ON AIR: "Mein Herz Brent" Rammstein

Punti di vista

Nella vita io posso vedere soltanto quello che vedo io, non posso vedere quello che vedono gli altri e comunque non potrei mai vederlo come lo vedono loro, così come loro non possono vedere quello che vedo io come lo vedo io.
Per questo, nonostante sappia che ci sono cose che non vedo o che gli altri possono vedere diversamente da me, me ne frego e penso solo a quello che vedo io, come lo vedo io.
Io sono io, gli altri sono ... altro.

NOW ON AIR: "Make yourself" Incubus

Lettura

Finito di leggere le storie "oniriche e fantastiche", il fantastico mondo del sogno di H.P. Lovecraft, ancora mi mancano due volumi per finire tutte le opere, ma quando mio fratello diceva che era veramente bello (il volume che ho appena terminato) aveva proprio ragione.
Consiglio veramente a tutti di leggere Lovecraft.

Consiglio a tutti anche di leggere Dostoevskij, senza fermarsi alla comune idea dell'autore russo pesante. Per cominciare consiglierei "Il giocatore" un romanzo abbastanza breve (poco più di 100 pagine) che ho trovato molto ben scritto e anche notevolmente scorrevole, l'unico problema potrebbe essere rappresentato da diverse frasi in francese che in molte edizioni non vengono accompagnate da una traduzione: io nonostante abbia fatto francese solo alle scuole medie non ho avuto quasi nessun problema, per quelli che non hanno mai visto il francese potrebbe esser un piccolo problema da tenere in considerazione.
Un'altra bella opera di Dostoevskij che ho letto è quella che va sotto il doppio titolo (è possibile trovarla con entrambi i titoli) "I demoni" e "Gli indemoniati", anche questo molto bello. In questo caso però parliamo di diverse centinaia di pagine.

Infine sconsiglio di leggere "Il cerchio si chiude" di Tom Egeland un thriller abbastanza appassionante ma anche notevolmente deludente: sul tipo de "Il codice Da Vinci" ma scritto due anni prima, intrighi internazionali per nascondere un segreto che potrebbe sconvolgere le basi della nostra società, ma sfruttando tesi, tra l'altro male approfondite, che girano da anni e anni confondendosi con leggende e truffe mediatiche.

Buona lettura a tutti.

NOW ON AIR: "Hailie's Song" Eminem

Giorni di festa

Sul finire dell'estate sono stato colto da un'illuminazione o almeno quella che a me è sembrata tale:

l'uomo non ha inventato i giorni di festa e di vacanza, bensì ha ideato i giorni lavorativi, per potersi godere i giorni di festa, per giustificarli.

NOW ON AIR: "Between Angels and Insects" Papa Roach

RE: Tragedie umane

In proposito al precedente post "Tragedie umane", suonatoredicorno mi ha scritto:

"[...] non dimenticare che la rabbia se diventa odio legalizzato è l'arma più terribile di qualsiasi ignoranza, perchè chi agisce consapevolmente può fare più danni di uno sciocco"

per prima cosa vorrei dire che non ho proprio ben capito cosa voleva intendere con questa frase, anche alla luce di quelle che la precedono, in particolare non capisco cosa c'entra con quello che ho scritto nel post relativo. Comunque, e qui vengo a quello che mi preme dire, preferisco un orribile atto consapevole a qualsiasi atto inconsapevole. Quando facciamo qualcosa dobbiamo sapere e essere consapevoli e completamente coscienti di ciò che stiamo per fare, di ciò che faremo e delle conseguenze che si avranno (per quel che è possibile prevedere), altrimenti noi esseri umani cosa siamo? Delle barchette giocattolo in balia dei venti? Probabilmente l'unica cosa che ci distingue dagli altri animali è la consapevolezza, sicuramente tale "strato" superiore della nostra mente è un peso troppo grande per l'animale uomo che dopo così tanti secoli dalla sua nascita non solo ancora non capisce l'importanza della consapevolezza o peggio quando la intuisce tende a rifiutarla (naturalmente in modo inconsapevole, o almeno così spero).

Siate consapevoli.

NOW ON AIR: "Last resort" Papa Roach

Realtà e percezione

Vivo ogni giorno l'eterna lotta tra realtà e la percezione che ne abbiamo.
Avrei voluto scrivere che "viviamo" questa lotta, ma poi mi sono ricordato che molti non vedono, non sono consapevoli di questa opposizione tra "ciò che è" e "ciò che sentiamo".
Io sono un amante del relativismo in tutte le cose, anche per questo, sotto un certo punto di vista, ritengo giusto che possa essere più importante sentirsi amati che l'esserlo veramente, sentirsi sazi piuttosto che l'esserlo, un po' come quando basta sentirsi affascinanti per risultarlo veramente e, più o meno, oggettivamente. Ma quando passiamo a situazioni un po' più complesse e, se vogliamo, anche un po' più importanti, sicuramente diventa più difficile scegliere tra il sentirsi sicuri e l'essere sicuri (nel senso di sicurezza dagli infortuni e dagli incidenti, così come dalla delinquenza), tra il sentirsi fisicamente sani e l'esserlo, tra il sentirsi felici e l'essere felici.
Io tendo a preferire la realtà rispetto alla percezione, preferirei essere sicuro piuttosto che sentirmi al sicuro anche se forse potrei non esserlo... se fosse possibile preferirei essere felice invece che sentirmi felice.
Per la nostra società evidentemente vale l'opposto: alcol, droga, illusioni, per citare solo degli esempi, dimostrano che preferiamo sentire piuttosto che essere. In effetti la percezione è l'unico mezzo che abbiamo per conoscere, o per provare a conoscere, la realtà: per questo è tanto difficile decidersi tra il sentire e l'essere... comunque per il momento preferisco cercare la reltà oltra la percezione, un domani non so.

NOW ON AIR: "Downfall" Trust Company