venerdì, gennaio 26, 2007

Amore

Non sapevo cosa fosse l'amore... almeno prima di vedere questo filmato.
Io amo questa ragazza: quando ho visto per la prima volta questo filmato ho provato uno strano tremito, certo è tremendamente bella ma è la sua energia interiore che mi ha affascinato fino all'innamoramento più assoluto.




Tanta grazia esteriore, tanta potenza interiore... e poi, sa anche cantare.
Ti amo anche se non so chi sei, quello che ho visto mi basta.

NOW ON AIR: "Gocce di memoria" Giorgia

Litania contro la paura

"Non devo aver paura.

La paura uccide la mente.

La paura è piccola morte che porta con se l'annullamento totale.

Guarderò in faccia la mia paura, permetterò che mi calpesti e mi attraversi.

E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il persorso.

Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla.

Soltanto io ci sarò."


Grazie a Frank Herbert. Grazie ad un mito della letteratura moderna.

giovedì, gennaio 11, 2007

Sequenze tolkeniane

In riferimento al precedente post.
Per mettere un po' di ordine e per fare chiarezza dico che IO consiglio di leggere prima il "Signore degli anelli", poi "Il Silmarillion" ed infine, per chi è interessato, "Lo Hobbit", ma ci tengo a precisare che tale suggerimento è solo frutto di opinione ed impressione personale (questo per rispondere a qualcuno che mi ha insultato privatamente).

Sinceramente non so quale fosse l'ordine corretto nella mente dell'autore, ma devo anche dire che non me ne importa un gran che: spesso mi piace dire che i libri sono molto più importanti di chi li ha scritti, sicuramente ogni libro merita rispetto ma non vale lo stesso per gli autori.
Comunque non voglio dire che Tolkien non merita rispetto, piuttosto che, se la vediamo sotto questa prospettiva, quello che pensava l'autore delle proprie opere, fosse anche l'ordine con cui leggere, non dovrebbe interessarci più di tanto.

Ribadisco quindi il mio consiglio sull'ordine con cui procedere nel mondo tolkeniano e vorrei lanciare una riflessione: in questo mondo in cui le persone sembrano tanto importanti, in cui è importante vivere insieme, a stretto contatto con il prossimo, ed è importante collaborare, cercando sempre di essere massimamente sociali ,socievoli e collaborativi, cerchiamo di ascoltare il prossimo, di sentire quello che dice e quello che ha da dire, a proposito di libri o di qualsiasi altra cosa, potremmo scoprire, ad esempio, dei consigli di chi possiamo tranquillamente fidarci e quali, invece, dobbiamo prendere un po' con le molle.
Chi mi conosce lo sa (come diceva Alberto Tomba) io odio profondamente ogni attività sociale, socializzante, o comunque l'attività di un gruppo il cui unico scopo è il gruppo stesso: lo scopo di qualsiasi attività collaborativa dovrebbero essere gli stessi attori di tale attività, gli individui (non uso questa parola a caso) che compongono la collaborazione.
Siate individui prima che componenti e ricordate che: le cose più grandi e straordinarie nella storia dell'uomo (certo, dipende dai punti di vista) le hanno fatte degli individui, mentre le cose più abiette, sporche, riprovevoli, stupide soprattutto, sono spesso frutto di collaborazione.

Scusate la divagazione socio-psico-filosofica, a volte mi prende.

NOW ON AIR: "With arms wide open" Creed