venerdì, gennaio 22, 2010

Body scanner

Qualche tempo fa un uomo è salito su un aereo diretto negli Stati Uniti d'America. Aveva dell'esplosivo nelle mutande, evidentemente aveva anche brutte intezioni. Per fortuna nessuno si è fatto male.

Da quel momento molti spingono affinché negli aereoporti internazionali, un po' in tutto il mondo e anche in Italia, siano installati dei cosiddetti "Body scanner", strumenti altamente tecnologici che dovrebbero aiutare la sicurezza dei voli.

Peccato che anche con questi strumenti sofisticatissimi, a quanto dicono molti, non sarebbe stato possibile individuare l'esplosivo nelle mutande di quel signore.
Solo a me sembra assurdo tutto ciò? Non credo. Spero che non sia così.

E la salute? Siamo sicuri che non faccia male alla salute? Forse se fossero in grado di smascherare qualsiasi tipo di pericolo per la vita dei passeggeri potremmo chiudere un occhio, forse. Ma se il successo del mezzo tecnologico non è garantito... vale la pena rischiare la salute?

NOW ON AIR: "Animal" Def Leppard

lunedì, gennaio 18, 2010

Senso di colpa

- [...] nel Nuovo Testamento, Dio viene sempre descritto come il bene mentre, invece, la cattiveria e il male sono una prerogativa dell'uomo. E' proprio per questa ragione che il cristianesimo si è diffuso così rapidamente... tu che spiegazione dai?
- ... Che le persone hanno bisogno di sentirsi in colpa?
- Esatto. Proprio così, preferiamo credere in un mondo in cui Dio è buono e l'uomo è cattivo, perché in qualche modo questo ci rassicura. L'idea di essere guidati da un'autorità malvagia, da genitori inadeguati, sarebbe troppo dura da accettare, renderebbe la nostra vita pesante e senza significato. E' il motivo per cui i bambini preferiscono incolpare sé stessi piuttosto che i genitori.

In Treatment, Stagione 1, Episodio 38

Trovo questo dialogo illuminante sotto diversi punti di vista.

Siamo isole?


C'è chi dice che gli esseri umani non sono isole (sicuramente se ne parla nel film "About a boy" ma non ricordo se si tratta di un qualche tipo di citazione da altra fonte).
Invece, gli uomini, gli esseri umani, sono proprio isole, lo dimostra il fatto che l'unico tipo di comunicazione possibile tra persona e persona è una comunicazione indiretta, tramite un qualche mezzo: parole dette, parole scritte, musica, immagini.
La comunicazione non è un atto diretto, è un tentativo di raggiungere gli altri: come lanciare un messaggio in bottiglia da un isola in cui siamo completamente soli, sperando che tale messaggio possa raggiungere un'altra isola, possibilmente non distorto.
Io posso vedere solo ciò che io vedo.
Io posso ascoltare solo ciò che io ascolto.
Io posso sentire solo ciò che io sento.
Io posso pensare solo ciò che io penso.
Tutto il resto lo posso solo immaginare. I tuoi pensieri, le tue sensazioni, sono come la superficie di Marte o il pianeta Terra dell'anno 2156, posso immaginarli ma non saprò mai come sono realmente, non posso sentirli e questi mondi non possono dirmi o farmi sentire come sono fatti. Pensare di poter raggiungere le isole degli altri è fantascienza, proprio come pensare di poter vedere e sentire la superficie di Marte o la Terra del 2156.
Questo è ciò che mi dice il cervello, con il cuore, invece, non posso fare a meno di voler vedere e sentire ciò che tu vedi e senti, perché ognuna di queste isole, proprio perché qualcosa-di-altro-da-noi, rappresenta per noi un mondo alieno, straniero, esotico, comunque affascinante, anche se mediato dai nostri sensi imperfetti.

Questa ultima riflessione mi ha fatto venire voglia di andare a vedere "Avatar", chissà ci farò un pensierino.

NOW ON AIR: "Picture of you" The Cure

martedì, gennaio 12, 2010

Sopravvissuto

Stavo dimenticando di pubblicare la notizia più interessante degli ultimi mesi.
A novembre sono stato colpito da influenza A/H1N1 e... sono sopravvissuto.
E' stata dura ma ce l'ho fatta: un mal di gola assurdo, tanta di quella tosse che avrei potuto regalarla, sei giorni di febbre con un picco di tre giorni in cui oscillavo tra i 38.5 e i 39.8 °C, poi un po' di convalescenza e come se niente fosse dopo un decina di giorni dai primi sintomi ero completamente guarito.
Tanto riposo poco riposante, tanta noia, tanti liquidi, tante sudate e tutto è passato.

Per aggiornamenti costanti e numeri che parlano da soli sulla "pandemia" da influenza A/H1N1 seguire il link.

NOW ON AIR: "Magic carpet ride" Steppenwolf

venerdì, gennaio 08, 2010

Greci e barbari

Io non distinguo gli uomini, come fanno gli ignoranti, in greci e barbari. Non mi interessa la loro cittadinanza, né la razza della nascita. Li distinguo con una sola misura: la virtù. Per me ogni buono straniero è un greco e ogni cattivo greco è peggiore del barbaro.

Alessandro Magno

NOW ON AIR: "Where is my mind?" Pixies

domenica, gennaio 03, 2010

Assurdità del matrimonio

A mio parere ci sono poche cose più assurde del matrimonio.
Il matrimonio non è un semplice impegno, è un impegno per la vita. Io non ho alcun problema con gli impegni, niente a che vedere con una mia incapacità a sostenere gli impegni, è esattamente il contrario. Quando prendo un impegno lo prendo sul serio e quindi non posso prendere un impegno che non posso garantire di voler mantenere. Infatti, non si può decidere volontariamente di amare qualcuno, quindi non ci si può impegnare a farlo. Anche se improbabile è comunque possibile amare una persona per tutta la vita, ma assolutamente non è possibile decidere di farlo. Quindi non possiamo impegnarci ad amare "finché morte non ci separi", perché l'amore può finire, non è detto che finisca, ma può finire e non possiamo fare niente per impegnarci a non farlo finire.
Anche per questo il matrimonio è assurdo, non solo per questo motivo, ma la questione "impegno in cui è assurdo impegnarsi" mi sembra un aspetto molto importante.
Questo se vogliamo credere che il matrimonio sia fondato sull'amore: perché se parliamo di matrimoni fondati su altri principi allora è assolutamente irrazionale pensare al matrimonio, sarebbe meglio un bel contratto dal notaio, più veloce, più palese e, visti molti matrimoni che si celebrano in giro, più economico.

NOW ON AIR: "So what" Pink