martedì, luglio 31, 2007

Il senso della vita

In mancanza di argomenti freschi ho aperto una pagina del mio diario personale, che porta la data del 29/9/2006, e la voglio copiare qui.

Nella vita, così come in ogni cosa, vi sono aspetti essenziali contrapposti a quelli accidentali: i primi, come dice la parola stessa costituiscono l'essenza stessa di una cosa (in questo caso la vita) e quindi ne sono imprescindibili, non può definirsi "vita" qualcosa in cui non possiamo riconoscere quelli che sono oggettivamente aspetti essenziali e quindi necessari della vita.
Al contrario gli aspetti accidentali sono quelli che possono esserci oppure no, senza cambiare la natura intima di una cosa.
Per fare un esempio molto figurativo e, forse, anche un po' poetico, possiamo pensare ad una strada: per avere una strada è sufficiente avere un percorso riconoscibile in qualche direzione, non importa l'origine, nè la destinazione, non importa se è asfaltata o sterrata, addirittura arrivo a pensare che non importa se è reale o immaginaria, spirituale. Tutti gli aspetti non essenziali della strada possono essere paragonati a tanti sassolini che si trovano su di essa: possono essere tanti o pochi, spostarsi, aumentare, diminuire, ma resteranno sempre aspetti puramente accidentali di una particolare strada.
E così arriviamo al punto: il senso della vita, intendendo senso come significato e non come direzione, può essere soltanto uno degli aspetti essenziali. Se la vita ha significato oggettivamente, tale significato oggetivo può solo risiedere in uno degli aspetti essenziali della vita: gli aspetti accidentali possono rappresentare rassegnate giustificazioni, più o meno piacevoli direzioni, si prende un aspetto accidentale della vita e lo si usa come fosse l'ago di una immaginaria bussola che segna un'immaginaria rotta nell'oceano della vita. Tutto questo però è completamente soggettivo ed arbitrario mentre la vita, o almeno quello che intendo io quando parlo di vita, è qualcosa che condividiamo tutti, qualcosa che riguarda tutti allo stesso modo e nella stessa misura e che, quindi, non può essere nè soggettivo nè arbitrario.
Se ognuno può trovarsi il proprio personalissimo senso della vita, inteso come direzione, è perchè non esiste nessun senso nella vita, inteso come significato, in quanto questo precluderebbe qualsiasi altra interpretazione.
Ma fin qui è mera curiosità, ci sarà qualcosa, non ci sarà, c'è un motivo un significato per tutto questo? Quello che mi angoscia veramente è il non capire come si possa dare ogni giorno seguito a questo scempio, chiamato vita, procreando.

NOW ON AIR: "Black Star" Radiohead

Lego o L'ego?

Sono rimasto particolarmente colpito da questa recente canzone:



ecco in particolare i passaggi del testo che mi hanno favorevolmente affascinato:

[...]

Dove son finiti tutti quei mattoni colorati
quanti menti son cresciute, quanti sogni irrealizzati.
Quando ero piccolo
giorni interi trascorrevo a costruire con il lego
ancora non sapevo a cosa stavo andando incontro

Ora che sono diventato un adulto
non mi riesco più a guardare allo specchio
della televisione proprio me ne frego
io mi diverto a costruire coll'ego.

Dimmi cos'è che non va
con me stesso
dimmi qual è il meccanismo che è rotto
dammi un ricambio perfetto
così la smetto
la smetto di riflettere, di ragionare, di cercare di capire, il senso delle cose

[...]


Riflettiamoci un po' tutti, in silenzio, ascoltando queste belle parole.

PS: Mi è venuta un voglia matta di tirare fuori la scatola dei lego dall'armadio.

NOW ON AIR: "Lego" Io, Carlo

domenica, luglio 29, 2007

Un bel libro

Il protagonista de "Il giovane Holden" dice che per lui un bel libro è quello che, finito di leggerlo, vorresti che l'autore fosse tuo amico per poterlo chiamare e parlarne.
Secondo me un bel libro, almeno per quel che riguarda i romanzi, è un libro in cui ti capita, mentre lo leggi, di sperare che il protagonista si comporti in una certa maniera, di suggerirgli come agire, suggerire mentalemente la prossima mossa, cercare di immaginare cosa c'è dietro la prossima svolta e tremare di paura e sorridere di piacere insieme ai protagonisti.

NOW ON AIR: "Downfall" TRUST Company

martedì, luglio 03, 2007

Misericordia

"Ritengo che la cosa più misericordiosa al mondo sia l'incapacità della mente umana di mettere in correlazione tutti i suoi contenuti. Viviamo su una placida isola di ignoranza nel mezzo del nero mare dell'infinito, e non era destino che navigassimo lontano. Le scienze, ciascuna tesa nella propria direzione, ci hanno finora nuociuto ben poco; ma, un giorno, la connessione di conoscenze disgiunte aprirà visioni talmente terrificanti della realtà, e della nostra spaventosa posizione in essa che, o diventeremo pazzi per la rivelazione, o fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di un nuovo Medioevo."

da "Il richiamo di Cthulhu" H. P. Lovecraft


NOW ON AIR: "Struggle for pleasure" Wim Mertens