domenica, luglio 04, 2010

Picnic sul ciglio della strada


Qualche mese fa ho letto un libro affascinante ma mi ero dimenticato di scriverne.

Picnic sul ciglio della strada di Arkadi e Boris Strugatzki, già pubblicato e più noto con il titolo Stalker.
Marmont è una piccola città industriale come tante altre. Anzi lo era, lo sarebbe ancora se i suoi dintorni non avessero subito la visita degli extraterrestri. Nei pressi di Marmont si trova uno dei sei luoghi del pianeta Terra che presentano le tracce del passaggio degli alieni.
Non a caso si parla di passaggio: non c'è stato nessun contatto con le forme di vita locali, forse gli alieni erano diretti altrove, non erano interessati agli abitanti del pianeta. Sembra che, lungo un viaggio verso chissaddove, gli alieni di passaggio abbiano fatto una sosta e ripartendo abbiano abbandonato lì i loro rifiuti, come se si fosse trattato di un semplice Picnic sul ciglio della strada.
Questi "rifiuti" hanno modificato l'aspetto di questi luoghi e non solo: ne hanno modificato profondamente anche la fisica. Eventi straordinari ed inspiegabili avvengono in queste "zone" e per questo i governi le hanno delimitate e le controllano: i centri di ricerca ne studiano le caratteristiche mentre i militari tentano di limitare l'accesso soltanto al personale scientifico autorizzato.
Entrare nella Zona è pericoloso, è facile rischiare la pelle se non la si conosce, se non si è in grado di trattarla come si deve, di riconoscere i suoi pericoli ed i suoi avvertimenti, se non si è uno stalker esperto. Lo stalker è un cercatore di oggetti straordinari dalle proprietà inimmaginabili. Gli stalker lavorano nell'illegalità entrando di nascosto nella Zona per raccogliere oggetti da rivendere poi al ricchissimo mercato nero.
Red Schouart è una guida indispensabile per gli scienziati che devono addentrarsi nella Zona per le loro analisi: senza di lui difficilmente riuscirebbero ad uscirne vivi. Red, però è anche conosciuto nell'ambiente stalker come "Roscio": uno dei migliori stalker di sempre. Passato alla legalità per la tranquillità della propria famiglia, ora riceve un misero stipendio da dipendente statale per accompagnare i "secchioni" del centro ricerche nella Zona e cercare di riportarli indietro sani e salvi.
Il fascino della Zona però va molto oltre le brevi passeggiate scientifiche, per Red vanno anche oltre la ricchezza e il potere: "il brivido estremo della sfida, il desiderio di bucare lo schermo del possibile che lo spingono a trasgredire le leggi - fisiche e morali - di una comunità pavida e corrotta".

Un'idea veramente notevole, a mio parere geniale anche il parallelismo tra visita aliena estemporanea e picnic sul ciglio della strada. Il libro non è all'altezza dell'idea ma vale comunque il tempo speso per leggerlo.

Da questo libro è stato tratto un film, la cui sceneggiatura è stata realizzata in collaborazione con gli stessi autori del libro: Stalker di Andrej Tarkovskij (1979).

Una serie di videogiochi prendono ispirazione dagli elementi del libro, riconducendo però l'origine della Zona alle esplosioni avvenute nella centrale nucleare di Chernobyl nel 1986 e collocandola proprio nei pressi della cittadina russa.
Riguardo a questa variazione c'è un aspetto veramente interessante: l'area evacuata nei pressi della centrale nucleare danneggiata è effetivamente denominata "La Zona". Ma non è chiaro se l'area di Chernobyl prende il soprannome da quella del libro o se si tratta soltanto di un caso (il termine "La Zona" non è poi così originale o specifico).

PS: è difficile reperire questo libro in libreria, in alternativa è possibile ordinarlo su IBS, e questo è il link diretto.

NOW ON AIR: "Lost in space" Apollo 440

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il libro non è all'altezza dell'idea ***

Perche allora Lei non scrive un libro migliore ?
Secondo me è geniale quel libro, bisogna saper leggerlo tra le righe...

MaxParsifal ha detto...

"Perche allora Lei non scrive un libro migliore ? "

Semplice, io sono un lettore, non uno scrittore. Ammetto tranquillamente di non sapere scrivere, o almeno di non saper scrivere un romanzo. Ma sono un buon lettore e capisco la maggior parte di quello che leggo.
Prima che mi si fraintenda non ritengo che i fratelli Strugatzki non sappiano scrivere romanzi, qui oltretutto c'è di mezzo una traduzione da una lingua abbastanza diversa dall'italiano. Non ci si può dimenticare che anche nel giudicare lo stile, non solo il contenuto, interviene il gusto personale. In questo caso il mio gusto personale mi dice che lo stile del libro non mi è piaciuto fino in fondo, secondo il mio gusto, l'idea assolutamente geniale alla base del libro poteva essere sviluppata meglio. Giustamente mi si potrebbe chiedere di spiegare meglio cosa intendo, come avrei voluto vedere scritto questo libro, cosa significa per me "sviluppare meglio", ma non sono in grado di farlo. Non adesso. Come non riesco a scrivere un romanzo, ancor meno un romanzo milgiore di questo, in questo momento non sono capace di esprimere meglio il mio "disappunto" circa lo stile di questo libro. Forse tra qualche mese o qualche anno ne sarò in grado e allora ne scriverò, in modo chiaro e lucido, possibilmente. Nel frattempo chiedo scuso se qualcuno è rimasto offeso o è stato disturbato dalla mia recensione/commento.
Ricordo, infine, che non ne ho sconsigliato la lettura, anzi, ho scritto che vale il tempo speso per leggerlo ed ho inserito un link utilissimo per poterlo acquistare.

Comunque, La ringrazio per la visita, La ringrazio per il commento e La ringrazio per avermi dato del Lei. Grazie.