venerdì, novembre 09, 2007

Il pensiero degli altri

Mi è capitato di rileggere una e-mail che ho scritto qualche tempo fa ad una mia amica, una e-mail a cui lei non ha mai risposto. Nella succitata io sottolineavo più volte come non mi importasse di quello che pensava la "gente", o comunque gli altri, riguardo la mia persona o le mie azioni... probabilmente per questo non mi ha mai risposto.
Ma ora rileggendola mi sono reso conto che non mi sono espresso bene: a tutti gli esseri umani coscienti importa, in un modo o nell'altro, di cosa pensano gli altri esseri umani. Quello che volevo dire era che non ero, così come non lo sono ora, disposto a modificare, nè consapevolmente nè inconsapevolmente, la mia vita solo perchè gli altri vivono in un'altra maniera o pensano che ci sia qualcosa di sbagliato nella mia vita. Devo essere soltanto io a decidere, in autonomia e in armonia con me stesso, come voglio vivere la mia vita, d'altronde la vita è una questione di scelte e poco più.
Questo però non significa che non mi interessa cosa pensano gli altri di me: le idee e le opinioni della maggior parte delle persone sono opinabili e spesso banali, ma questo non c'entra con il fatto che a volte mi piacerebbe sapere cosa ne pensa di me, di come vivo, di quello che faccio o non faccio, di come la penso, un'amica o un amico.
Allo stesso modo mi piacerebbe sapere se una persona mi è grata per qualcosa che ho fatto o se mi porta rancore, se mi vuole bene o non mi sopporta, se mi rispetta per qualche motivo o mi disprezza: tutte queste cose ci dicono di più su di noi, sulle nostre personalità e ci possono far capire molto della nostra mente e della nostra vita, oltre che quella degli altri.
Concludo dicendo che sebbene spesso il voler sapere cosa gli altri pensano di noi viene considerato un difetto, un segno di insicurezza, io ritengo che, invece, possa essere un segno importante di curiosità e di desiderio di conoscere meglio se stessi e le persone che ci stanno intorno: di solito una persona insicura non chiede esplicitamente agli altri di esprimersi su sè stesso, ma cerca strade impervie e nascoste per raggiungere le informazioni che brama. Ci vuole coraggio per chiedere e ancora di più per chiedere un giudizio su di sè e solitamente chi è insicuro non ha coraggio, probabilmente non questo tipo di coraggio.

Grazie Valeria.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ti stimo :)

MaxParsifal ha detto...

Anch'io ti stimo, come uomo, ma soprattutto come Dottore in Ingegneria e prossimo Dottore Specialistico. Grazie.