domenica, aprile 20, 2008

Lucky Starr il vagabondo dello spazio


Ho finito di leggere "Lucky Starr il vagabondo dello spazio" di Isaac Asimov e l'ho trovata un'ottima lettura.
Un'ottima lettura di disimpegno, tra un testo di ingegneria del software (colpa dell'università) ed un saggio filosofico (colpa mia). Non leggero ma "snello", in un certo senso diritto allo scopo, senza fronzoli: "voglio raccontarti una storia di una persona" sembra dire implicitamente l'autore.
Non è una storia tipicamente fantascientifica, in quanto di fantascientifico ha principalmente l'ambientazione: un futuro lontano in cui gli uomini abitano anche altri pianeti (e satelliti) del Sistema Solare oltre alla Terra. A parte questo e poco altro, che non svelo per rispetto di chi vuole leggerlo o vorrà farlo, "Lucky Starr il vagabondo dello spazio" è la storia di un uomo che trova la sua strada nella vita e, ironia della sorte, trova la strada diventando un "vagabondo dello spazio".
Sembrerebbe un controsenso ma lo è veramente? Io penso che un uomo trovi la sua strada quando diventa consapevole della destinazione che vuole raggiungere: il percorso per raggiungere tale destinazione dipende da troppe cose per essere individuato. Soltanto una volta giunti a destinazione possiamo guardare indietro e vedere quale è stato il persorso che ci ha permesso di arrivare dove volevamo o dovevamo, fino a quel momento siamo tutti vagabondi, quelli che hanno già scelto una destinazione e quelli che ancora devono farlo.
A parte questa mia personalissima riflessione pseudo-esistenziale, il libro è costituito di circa 150 pagine di piacevole lettura che sono passate in velocità anche per me che sono un lettore molto lento.
Consiglio di provarlo e, in caso piacesse, provare a proseguire con la saga di Lucky Starr leggendo gli altri libri della serie, a partire dal seguito diretto, "Lucky Starr e i pirati degli asteroidi", come io farò sicuramente.
Buona lettura.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

purtroppo la traduzione inglese -> italiano e' leggermente sbagliata... nel senso che l'originale e' "space ranger", e ranger ha lo stesso significato che ha ad esempio in wlaker texas ranger, cioe' e' una spece di poliziotto.
non c'entra nulla col "vagabondo" italiano.

lucky starr e' una spai, un tenente, un poliziotto privato, un detective, un avventuriero, ma non si imbatte nelle avventure, si ritrova chiamato a risolvere dei problemi, e' il suo lavoro..

riguardo alla "frescehzza" della narrazione, considera che ai tempi erano stati scritti per riviste di fantascienza e non per libri..

ad ogni modo spero che ti piacciano tutti, e che poi tu continui con il ciclo dei robot, dell'impero e delle fondazioni, sono delle perle!!! e sono tutti connessi...)

MaxParsifal ha detto...

Mi consigli di leggerli esattamente in quest'ordine? Lucky Starr, ciclo dei robot, ciclo dell'impero, ciclo delle fondazioni?
Mi piacerebbe un parere sull'ordine migliore con cui procedere in questo affascinante mondo.
Grazie per essere passata di qui.