venerdì, gennaio 23, 2009

Al di là del bene e del male


Ho letto "Al di là del bene e del male" di Friedrich Nietzsche.
Sono rimasto lievemente deluso perchè mi aspettavo un libro molto più coerente intorno al titolo, invece si tratta, più che altro, di uno zibaldone di pensieri riguardo vari temi della vita e della società: il tema della morale ricopre comunque un ruolo importante tra i vari aforismi che compongono il libro ma non ne sono il tema centrale.
A parte questo si tratta sicuramente di una pietra miliare del pensiero e della storia del pensiero che merita assolutamente di essere letto. Rispetto al più famoso "Così parlo Zarathustra" risulta di più facile lettura non essendo appesantito dalla forma del racconto allegorico: "Al di là del bene e del male" è una raccolta di pensieri, un saggio critico sulla società, suddiviso in piccoli paragrafi che difficilmente superano le due pagine e che possono essere letti o saltati con discreta disinvoltura.
L'unica difficoltà che si può sperimentare nella lettura, a patto di avere una certa familiarità con i temi trattati (morale, sociologia, filosofia, psicologia), risiede nel riferimento dell'autore a teorie e filosofie di altri pensatori (ad esempio Kant) che ritornano a volte nel libro e potrebbero non essere completamente presenti alla memoria del lettore. Tali riferimenti comunque riguardano una minor parte del libro e quindi, a mio parere, questo aspetto non deve scoraggiare gli aspiranti lettori che, volendo, potranno scegliere di rinfrescarsi la memoria lì dove troveranno necessario farlo.
Per quanto mi riguarda è grande il numero di frasi che mi sono trovato "costretto" a sottolineare perchè altamente significative.

"Essere indipendenti è cosa di pochissimi, è una prerogativa dei forti. E chi tenta di esserlo [...] senza esservi costretto, dimostra con ciò di essere probabilmente non solo forte ma anche temerario fino alla follia. Costui si addentra in un labirinto e moltiplica per mille i pericoli che la vita di per sè già comporta [...] Posto che un tale individuo perisca, il fatto accade così lontano dalla comprensione degli uomini che essi non lo sentono e non ne risentono - ed egli non può più tornare indietro! Non può più tornare indietro neanche nella compassione degli uomini."

"Ci sono libri che hanno per l'anima e la salute un valore opposto a seconda che se ne servano un'anima bassa, una forza vitale inferiore o invece una più alta e possente: nel primo caso sono libri pericolosi, [...] nell'altro gridi di araldi, che chiamano i più valorosi al loro valore. I libri per tutti sono sempre libri maleodoranti: vi resta attaccato il sentore della gentarella. Dove il popolo mangia e beve e anche dove adora, lì di solito puzza. Non bisogna andare nelle chiese se si vuole respirare aria pura."


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