lunedì, gennaio 12, 2009

Vogliamo veramente il grembiule?

Lo so che l'argomento non è propriamente attuale ma sono rimasto un po' indietro con i pensieri da esprimere. Riporto alcune riflessioni partorite dal mio cervello durante l'estate quando "grembiule" e "riforma della scuola" erano temi d'attualità.

Vogliono reintrodurre la divisa a scuola, o almeno il vecchio e caro grembiule delle scuole elementari. Io sinceramente ho sempre odiato quel maledetto oggetto del demonio, sia da bambino quando ero costretto ad indossarlo, sia da più grande quando ho potuto cominciare a guardarlo con spirito un po' più oggettivo.
Ancora non ho trovato un sostenitore del grembiule che sia riuscito a darmi una giustificazione che risulti per me sufficientemente sensata da giustificare la divisa scolastica.
Dicono che il grembiule serva a far capire ai bambini che siamo tutti uguali: il problema è che non è vero che siamo tutti uguali e prima i bambini lo capiscono prima potranno farsene una ragione o imparare che forse è molto bello che non lo siamo. Nascondere dietro un grembiule i vestiti firmati non serve a nulla, perchè i bambini parlano, perchè in fondo i bambini non sono stupidi come piace pensare a grandi. Con i grembiuli vogliamo insegnare ai bambini che nonostante ciò che indossiamo siamo tutti uguali, e allora perchè gli adulti non indossano grembiuli? E un domani cosa faremo? Faremo indossare delle maschere tutte uguali ai nostri figli dicendogli "non importa cosa c'è dietro la maschera siamo tutti uguali"? Che orrore.
Se poi parliamo di adolescenti, la divisa scolastica serve ancora meno, da questo punto di vista. E' incredibilmente stupido cercare di far credere ai ragazzi che sono tutti uguali: spieghiamogli da subito che non lo sono, facciamogli capire perchè questo è normale e che, come ogni cosa della vita, a volte è una cosa piacevole e altre volte lo è meno. Dimostriamogli che la differenza e la diversità può essere un valore e non una mancanza.
Ho persino sentito dire "non chiamiamola divisa, ma uniforme, affinchè unisca invece di dividere". Cosa? Invece di insegnare ai ragazzi a non uniformarsi, a pensare fuori dagli schemi, dovremmo insegnargli a seguire il gregge, ovvero ad uniformarsi? Ma si, tutti vestiti allo stesso modo e le pecore nere fuori dalle scatole.
A quelli che, invece, dicono ci sia bisogno di riportare un po' di buona creanza nel vestire dei ragazzi, dico che forse sarebbe meglio insegnare e rendere consapevoli questi ragazzi di cosa comunicano vestendosi in un certo modo: spiegarsi che anche il vestirsi è un linguaggio di comunicazione, a volte molto più efficacie di tante parole. Consapevolezza. Che i ragazzi siano consapevoli, perchè possano avere i mezzi per decidere da sè cosa fare e come vestirsi.
Poi a cosa serve il grembiule se ognuno può comprare quello che vuole: Armani, Gormiti, Pokemon, Wynx e siamo daccapo. Per non aprire il capitolo maschietti contro femminucce: non è discriminatorio e divisorio che i maschi abbiano solitamente un grembiule blu/azzurro e le femmine un grembiule rosa? Se dobbiamo essere tutti uguali dobbiamo esserlo da tutti i punti di vista, se no ha ancora meno senso di quel poco che già ha.
Il fatto è uno solo: siamo tutti diversi indipendentemente da come ci vestiamo, dovremmo imparare ad apprezzare i lati positivi di questa diversità, perchè un coglione è sempre un coglione con la divisa scolastica o senza, la quale, così come qualsiasi altra divisa, targhetta, effigie, uniforme o quant'altro, non fa che creare l'illusione di unione o divisione.

NOW ON AIR: "More than a feeling" Boston

2 commenti:

Susi ha detto...

Non c'è virgola in questo post che non corrisponda perfettamente al mio modo di pensarla riguardo questa faccenda, finalmente uno con le mie stesse idee!

MaxParsifal ha detto...

Sono contento che ti sia piaciuto.
Benvenuta Susi.