domenica, febbraio 14, 2010

Due settimane di film

Credo di aver perso la stima di Serena (e di molti altri) dopo aver giudicato abbastanza positivamente il discusso Avatar.
Il mio giudizio potrebbe essere stato parzialmente alterato dal fatto che, nelle due settimane precedenti alla mia visione del suddetto film, ho visto diversi produzioni che mi hanno veramente deluso. Non solo mi hanno deluso, ma mi hanno lasciato veramente poco, per cui non ho molto da dire circa questi titoli, mi limiterò quindi a citarli:

- G.I.JOE (colpa mia)
- Cloverfield (ancora colpa mia)
- Segnali dal futuro (Next, sempre con Cage, mi era piaciuto)
- Basta che funzioni (non mi piaceva Woody Allen e continua a non piacermi)

Film diversissimi tra loro ma tutti ugualmente inutili, anche a scopi ricreativi.
Visto che ho già perso la stima di molti ne aggiungo anche un altro, un film di qualche hanno fa, letteralmente amato da moltissimi, credo si possa definire un film CULT. Si tratta di Trainspotting e non mi è piaciuto per niente. Mi sono annoiato abbastanza: ho iniziato a seguirlo con grande attenzione, incuriosito dai molti commenti positivi e dalle numerose citazioni. L'ho trovato alquanto banale e per niente geniale; devo ammettere però che probabilmente il fatto di trattare argomenti che all'epoca non facevano parte del bagaglio del grande pubblico, in particolare la droga e l'AIDS, lo rendesse un piccolo gioiello al momento della sua uscita nelle sale. Ma a parte questo aspetto la storia è banale e anche mal raccontata, a mio modestissimo parere.

Infine una piccola nota positiva per un film che, tra tanta delusione, mi ha "stimolato lo spirito". Si tratta de La custode di mia sorella. Un film che sicuramente non mi ha annoiato, anzi le vicende mi hanno interessato sempre più, anche perché dal trailer mi ero fatto una certa idea delle vicende narrate che poi si sono rivolte in tutt'altra direzione. Non si trattava però di un mio errore: l'effetto era completamente voluto, all'interno del film infatti partiamo con un certo punto di vista che ci fa riflettere su alcuni aspetti delle vicende narrate ma che poi viene completamente capovolto.
Quello che ho appena scritto è un esempio di come scrivere senza in realtà dire nulla, ma l'ho fatto apposta per non rivelare niente. Meglio vedere il film.

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