sabato, marzo 26, 2011

150 anni di unità: non di democrazia

Abbiamo festeggiato i 150 dell'unità d'Italia, non della democrazia, quindi mi sembra giusto insultare chiunque non la pensi come noi.

Quelli che pensavano che fosse una festa inutile (tanti).
Quelli che pensavano che anche se l'anniversario dovesse essere celebrato non si sarebbe dovuto indire un giorno di festa nazionale (tantissimi).
Quelli che pensavano che, poiché non vogliono far parte dell'Italia, fosse giusto, coerente e, se vogliamo, anche rispettoso non presenziare alle celebrazioni (anche se facenti parte del governo, per chi ancora non ha capito parlo dei ministri e dei parlamentari della Lega Nord).
Quelli che non hanno voluto spendere 5 miseri euro per comprare una bandiera tricolore da sventolare da balcone per l'occasione (quando queste cose si facevano durante il fascino si era ridicoli, adesso si è patrioti).

Metto da parte il sarcasmo e dico: benvengano quelli che la pensano diversamente, quelli che non vanno ciecamente dietro a parole vuote e senza senso (patria, patriottismo, nazione), e soprattutto benvengano i leghisti che non vogliono far parte dell'Italia e lo dicono. Ce la prendiamo sempre con i leghisti ma l'Italia è piena di movimenti indipendentisti, in Sardegna, in Sicilia, in Friuli, in Trentino.
Sono una minoranza della popolazione totale? Sicuramente, ma questo cosa vuol dire che valgono meno degli altri? Che la maggioranza deve sempre prevalere sulla minoranza? E va bene, se le cose stanno così, allora è giusto che non si puniscano quelli che evadono le tasse, perché la maggior parte dei cittadini lo fa direttamente o indirettamente; allora è giusto corrompere e concutere, dare e accettare raccomandazioni, prendere le scorciatoie e crearle, perché la maggior parte dei cittadini lo fa o non dice niente quando vede farlo.
Gli indipendentisti non ti dicono che cosa fare a casa tua, vogliono semplicemente decidere cosa fare della loro terra, delle loro case, del loro denaro, io non ci vedo niente di assurdo: quando il lombardo-veneto combatteva per "liberarsi dall'oppressione" austriaca eravamo tutti dalla sua parte, se adesso combattesse per liberarsi dall'Italia, preferiremmo ammazzarli tutti piuttosto che vederli vittoriosi. Solo a me questo sembra terribilmente assurdo, illogico, irrazionale?
Sempre più spesso penso che sarebbe stato meglio se l'Italia non fosse mai stata unita.

NOW ON AIR: --silenzio--

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